Scorrendo i contributi a questo nuovo numero della rivista, troverete gli ultimi scritti di Giannino Piana.

Giannino è tornato al padre nelle scorse settimane. Scrivo così perché – mi rendo conto – usare la frase abusata “ci ha lasciati” non sarebbe corretto. In realtà, con il suo impegno, la sua preparazione, la sua umanità Giannino rimane, non ci ha lasciati.

E devo dire che è particolarmente felice che fra questi scritti vi sia il suo ammonimento a ritornare ai valori della Resistenza.

Molto si potrebbe dire, ed è stato detto in queste settimane, sulla figura di Giannino Piana: teologo, studioso, uomo di cultura e di fede; ognuno di noi potrebbe richiamare episodi, incontri, confronti con lui.

Ecco, invito ciascuno a farlo, a riscoprire la sua relazione con lui come ricordo e come viatico per il futuro.

Io vado a pochi ricordi personali, di molti anni fa, ormai. Anche allora c’era una rivista, c’era volontà di dire, di impegnarsi, di rendere migliore il mondo che ci stava attorno. E c’era anche Giannino, a suo agio in mezzo ai giovani, a dialogare a interessarsi ai nostri pensieri.

Perché i buoni maestri esistono, soprattutto quando non si atteggiano a maestri.

Buona lettura.